Secondo il vocabolario per sentiero si intende “una via stretta ed appena tracciata tra prati, boschi, rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura, in collina o montagna”. Per il C.A.I., allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire al contempo l’interesse prevalente ed il grado di difficoltà nella percorrenza, è stata individuata la seguente classificazione:

 

T - turistico  Itinerari con percorsi evidenti, su stradine, mulattiere o comodi sentieri, in collina o media montagna, generalmente sotto i 2000 metri di quota. Richiedono una discreta conoscenza dell’ambiente collinare e montano e una preparazione fisica alla camminata.
 E - escursionistico Itinerari che si svolgono su sentieri o su tracce non sempre facili da reperire, spesso con dislivelli notevoli o anche a quote superiori ai 2000 metri, a volte esposti, su pendii erbosi o detritici, su tratti nevosi, con passaggi attrezzati non impegnativi. Richiedono senso dell’orientamento e conoscenza della montagna, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
 EE - per escursionisti esperti Itinerari che comportano singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata, attraversamento di canali nevosi, tratti aerei ed esposti, passaggi su terreno infido come pure i percorsi attrezzati e le vie ferrate. Richiedono equipaggiamento e preparazione adeguata, esperienza di montagna, passo sicuro e assenza di vertigini; in caso di neve possono essere necessari la piccozza ed i ramponi.
EEA - per escursionisti esperti con attrezzature Percorsi attrezzati, anche difficili che necessitano di ottima esperienza di montagna, attrezzatura completa (casco protettivo, imbragatura, dissipatore, cordini, moschettoni, calzature da roccia) e conoscenze adeguate per l’impiego della stessa.
 A - alpinistico.

Itinerari che richiedono la conoscenza delle manovre di cordata, l’uso corretto di piccozza e ramponi, buon allenamento ed esperienza di alta montagna.